banner banner banner
La scienza conferma – 7. Raccolta di articoli scientifici
La scienza conferma – 7. Raccolta di articoli scientifici
Оценить:
 Рейтинг: 0

La scienza conferma – 7. Raccolta di articoli scientifici


L’Iliade dà davvero origine a tali conclusioni? Ci sono, ovviamente, non meno casi nel poema in cui le persone prendono decisioni indipendenti, senza alcuna partecipazione degli dei, che casi con consigli dettati.

Di sua volontà, e non per volontà di qualcun altro, Agamennone prende proprio la decisione che ha dato inizio a tutto: non restituire sua figlia a Chris:

«… Mandò via con orgoglio il sacerdote e gli profetizzò una parola terribile:

«Anziano, così non ti vedrò mai davanti ai tribunali!

Qui e ora non esiti e non osi mostrarti di nuovo!

O né lo scettro né la corona di Apollo ti libereranno.

Non darò libertà alla vergine; marcisce in cattività,

Ad Argo, nella nostra casa, lontano da te, lontano dalla patria —

Bypassare la tessitura o dividere il letto con me.

Vattene e non farmi arrabbiare, ma tornerai sano!

Allo stesso modo, senza alcun suggerimento, Agamennone decide di sottrarre Briseide ad Achille:

«… Lui, chiamando davanti al volto di Talfibio ed Euribat con lui,

Fedeli calunniatori e messaggeri, così comandati, arrabbiati:

«Venite, fedeli messaggeri, nel baldacchino

Achille Pelide;

Prendendo per mano, immagina subito Briseide davanti a me:

Se non restituisce, torna – io stesso sradicherò:

Verrò a lui con forza, e sarà più doloroso per gli obbedienti».

Quando le truppe degli Achei e dei Troiani convergono e si schierano l’una di fronte all’altra, Paride, il rapitore di Elena, decide di farsi avanti e sfidare a singolar tenzone il valoroso guerriero dell’esercito nemico. Gli dei tacciono.

«… Alessandro, uguale a un celeste, si fece avanti dai Troiani,

Con pelle di parda sul telaio, con un fiocco storto sulle spalle

E con una spada al fianco; e nelle mani di due lance di rame

Orgogliosamente esitante, chiamò tutti i Danae più coraggiosi,

Esci contro di lui e combatti una feroce battaglia».

Dalla parte degli Achei arriva Menelao, marito «legittimo» di Elena, felicissimo dell’opportunità di vendicarsi del nemico, anch’esso non sollecitato da nessuno dall’alto. Vedendolo, Paride si nasconde codardamente dietro le spalle dei suoi compagni: «Ma, non appena Priamid lo vide,

Alessandro divino,

Tra il fronte lampeggiante, il suo cuore tremò;

Si ritirò rapidamente presso l’ospite di amici, evitando la morte.

Come un viaggiatore, che vede dentro un drago

gole di montagna,

Gira indietro e nei membri dell’orrore

tutti tremano,

Se ne va rapidamente e il suo pallore

copre le guance,

Così, fuggito, il Troiano si tuffò tra la folla

orgoglioso

La via Parigi rossa, spaventosa

Atreo figlio.

Bene, queste sono tutte azioni umane ordinarie, non date dagli dei. Se fossero dati, tutto sembrerebbe diverso.

In una parola, gli eroi dell’Iliade agiscono in questo e in quello, sia seguendo la voce degli dei che di loro spontanea volontà. Sarebbe inutile cercare di calcolare quanto spesso. Anche se qualcuno facesse un calcolo del genere (duro lavoro), i risultati sicuramente non direbbero nulla. Non abbiamo motivo di deviare dalla solita nozione di quale sia il ruolo degli dei nell’Iliade. Sono gli stessi partecipanti agli eventi, come le persone. Gli dei sono soggetti alle normali passioni umane – amore, odio… Pertanto, interferiscono all’infinito nella vita umana – puniscono alcuni, proteggono altri, spingono le persone l’una contro l’altra… Di tanto in tanto si verificano litigi tra loro. Gli dei dell’Olimpo sono abitanti della Terra quasi tangibili per gli Elleni, solo più potenti e non soggetti alla morte.

Non solo gli dei mantengono la loro parola con le persone, ma anche le persone con gli dei. Bene, ovviamente, se consigli e ordini volano dall’Olimpo a terre basse, indietro – richieste e preghiere. Achille supplica Teti di intercedere per lui e di mettere una buona parola a Zeus affinché punisca Agamennone:

«Madre! quando sarai forte, intercedi per il figlio coraggioso!

Ora sali sull’Olimpo e prega l’onnipotente Zeus …»

Tuttavia, le persone a volte dicono agli dei esattamente come agire per soddisfare le loro umili preghiere umane. In realtà, nientemeno che Achille, dice a Zeus attraverso Teti, come punire Agamennone per il suo onore profanato, Achille – per coinvolgerlo nella guerra con i Troiani:

«Ricordalo a Zeus e prega, abbracciandoti le ginocchia,

Possa lui, padre, desiderare di combattere per il popolo di Pergamo nelle battaglie,

Ma gli Argivi, spingendosi fino alle navi e al mare,

Colpisci con la morte, in modo che gli Argivi possano godere del loro re;

Questo re in persona, il potente e arrogante Atrid, possa saperlo

Com’è criminale, il più valoroso acheo così disonorato.