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Caro Papa Chi Sei?
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Caro Papa Chi Sei?


L'intervento sanitario deve procurare un bene per la persona soggetta a tale intervento. Altri motivi, chiamiamoli di «s alute pubblica » , non possono giustificare un intervento sulla persona se tale intervento anche non procura un bene alla persona, ma invece procura un danno oppure la sottopone ad un rischio ingiustificato. Tanto più il principio vale se il cosiddetto vaccino che viene inoculato è ancora in fase sperimentale, per la cui cosa il danno e il rischio grave non si possono escludere in modo assoluto. La persona non può essere strumento del bene pubblico, il giovane non bisognoso per sé del vaccino, non può quindi essere vaccinato per garantire la salute altrui, a maggior ragione quando non ci sono nemmeno dati che confermano che il suo sacrificio possa veramente essere utile.

Questo conduce al secondo principio: non ci può essere contrasto tra il bene comune e il bene della singola persona. Questo è stato sempre insegnato dalla Dottrina sociale della Chiesa, in accordo con la filosofia e la teologia politica cattolica. Non è etico sacrificare qualcuno per il bene di altri, o della maggioranza. Il rapporto tra la società e la persona è il rapporto di un tutto con un altro tutto. Il bene comune non è un bene superiore a quello delle singole persone, ma coincide con il bene di ogni singola persona»

.

In Teologia morale esiste una regola d’oro:

« Se hai dubbi non dovresti agire prima di acquisire la sicurezza cosa devi fare ».

Questa regola riguarda anche il vaccino anti COVID.

10. Dal punto di vista morale.

Dal punto di vista morale non si dovrebbe sperimentare il vaccino sulle persone, prima di avere la certezza che è sicuro. Abbiamo da fare con le vite umane e purtroppo l’imprudenza in questo caso può avere gli effetti catastrofici e irreversibili.

In questa prospettiva le parole di Papa Francesco: « Vaccinarsi è un atto di amore, collaboriamo » sono il segno dell’imprudenza che non prende in considerazione delle voci che avvertono. Il Papa è un autorità che con il proprio esempio trascina le persone, ecco, ma dove? Questo ancora non si sa. Chi vivrà, vedrà. Se per caso il futuro rivelerà che il vaccino è mortale, allora, il Papa prende sulle sue spalle la responsabilità della morte delle persone che si sono affidate al suo giudizio.

11. Tutti lavano le mani.

Tutti intorno, che pensano che vaccino è unica strada per uscire dal attacco virale CORONA VIRUS, ci danno coraggio di vaccinarsi, dicendo: «è sicuro». Davvero è sicuro come dicono?

Pensando logicamente e in modo pratico, quando compriamo un prodotto riceviamo anche la garanzia, che è garantita dalla legge che protegge consumatore. Più prodotto è buono la garanzia e più lunga. Prodotto che non vale niente non ha la garanzia e possiamo esseri sicuri che non durerà a lungo. La garanzia suscita in noi la fiducia e agevola l’acquisto. Chi non vuole dare la garanzia non ha fiducia nel proprio prodotto. Dove non ce la garanzia non ce la sicurezza e probabilmente è una fregatura. Sarebbe una cosa assurda se un venditore pretendesse dall’acquirente prendere tutta la responsabilità in caso se comprato oggetto non funzionasse pagando riparazione del guasto dalla propria tasca.

Nel caso del vaccino anti COVID-19 abbiamo la situazione simile. Ne casa farmaceutica ne lo Stato che ci obbliga vaccinarsi non prendono la responsabilità in caso degli effetti collaterali del vaccino, nello stesso momento assicurandoci che è sicuro. La domanda è facile: Se è così sicuro perché non vogliono assumere la responsabilità? Non possono prendere la responsibilità per un motivo molto semplice, perché non sono sicuri cosa succede con le persone vaccinate fra un mese, due o un anno.

Se compro oggetto senza garanzia perdo soldi, ed è un danno estero che non influisce la mia salute, ma se assumo una medicina rischiosa, non testata e in fase di sperimentazione rischio anche la vita.

Nel modulo che si chiama «Modulo di consenso», che fanno firmare ai vaccinati è scritto e ciò deve essere firmato dal paziente:

«Non è possibile al momento prevedere danni a lunga distanza (punto 10)».

« Lunga distanza » significa che gli effetti collaterali possono agire fra un anno, due… Sicuramente chi ci impone vaccino non sa cosa succede. Nel modulo leggiamo altre confermazioni:

«Sono stato correttamente informato con parole a me chiare, ho compreso i benefici ed i rischi della vaccinazione».

«Confermo che il Vaccinando ha espresso il suo consenso alla vaccinazione, dopo essere stato adeguatamente informato».

Questo significa che dando consenso e firmando il documento assumo la piena responsabilità in caso degli effetti collaterali. Firmare questo modulo non è una cosa ragionevole.

12. Le testimonianze dei vaccinati.

Negli ultimi tempi è nata la pagina Facebook di Gianluigi Paragone

dove sono raccolti i messaggi con le testimonianze degli effetti negativi post vaccino COVID-19.

«Graziella Benigno. Mio papà bloccato a letto intontito x due giorni pipì addosso, non sentiva più le gambe. Ora migliorato, ma non sta bene. Triste e chiede scusa per aver ceduto».

«Antonietta Orlando. Ho fatto vaccino pfizer 1 dise il 9 maggio effetti collaterali dubito nausea forte infatti mi hanno tenuto nel centro sotto osservazione 40 minuti poi ho avuto dolore al braccio ed e finita li 2 dose il 28 maggio effetti collaterali dolori al braccio per il primo giorno poi dopo qualche giorno nausea forte nervosismo e stanchezza e questi sintomi mi accompagnano da 3 mesi non ce la faccio più il dottore dice che passera speriamo bene».

«Teresa Novella. Ho fatto la prima dose di vaccino Pfizer perché costretta per lavoro insegno dopo 24 ore mi è venuto un eritema su tutto il corpo e bollicine di acqua adesso ho paura per la seconda dose. Premetto che sono una persona allergica in modo grave ed ho informato il medico vaccinatore dell'ospedale dichiarando la mia patologia mi ha detto che potevo farlo tranquillamente dopo 24 ore mi recò in ospedale al centro vaccinazione e il medico mi dice che non c'è correlazione con il vaccino ma io so che non è così».

«lea Melis. Allergica fatto vaccino pfizer, mascella bloccata forte male dietro orecchio».

«Mina Sole. Ho sentito che a una ragazza é esploso l'intestino e defecava sangue. Ha sofferto parecchio».

«Valentina Pi. Ad una mia amica è venuto un infarto intestinale dopo 2 mesi, è morta agli inizi di luglio».

Certamente le testimonianze si potrebbe moltiplicare. Le sentiamo ogni giorno parlando con gli altri. Sicuramente non sono inventate da cosi detti NO VAX, ma dalle persone vaccinate toccate dagli effetti correlati dopo il vaccino .

IL Papa ha sempre ragione?

La Bibbia, concretamente la prima lettera di san Pietro ci ricorda:

«Sappiate anzitutto questo: nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione , poiché non da volontà umana fu recata mai una profezia, ma mossi da Spirito Santo parlarono quegli uomini da parte di Dio (1P 1,20-21)».

«Nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione». La Chiesa Cattolica lo spiega in questo modo:

«888 I Vescovi, con i presbiteri, loro cooperatori, hanno anzitutto il dovere di annunziare a tutti il Vangelo di Dio»

, secondo il comando del Signore

. Essi sono «gli araldi della fede, che portano a Cristo nuovi discepoli, sono i dottori autentici» della fede apostolica, «rivestiti dell'autorità di Cristo»

.

889 Per mantenere la Chiesa nella purezza della fede trasmessa dagli Apostoli, Cristo, che è la verità, ha voluto rendere la sua Chiesa partecipe della propria infallibilità. Mediante il «senso soprannaturale della fede», il popolo di Dio «aderisce indefettibilmente alla fede», sotto la guida del Magistero vivente della Chiesa

.

890 La missione del Magistero è legata al carattere definitivo dell'Alleanza che Dio in Cristo ha stretto con il suo popolo; deve salvaguardarlo dalle deviazioni e dai cedimenti, e garantirgli la possibilità oggettiva di professare senza errore l'autentica fede. Il compito pastorale del Magistero è quindi ordinato a vigilare affinché il popolo di Dio rimanga nella verità che libera. Per compiere questo servizio, Cristo ha dotato i Pastori del carisma dell'infallibilità in materia di fede e di costumi. L'esercizio di questo carisma può avere parecchie modalità.

891 Di questa infallibilità il Romano Pontefice, capo del Collegio dei Vescovi, fruisce in virtù del suo ufficio, quando, quale supremo Pastore e Dottore di tutti i fedeli, che conferma nella fede i suoi fratelli, proclama con un atto definitivo una dottrina riguardante la fede o la morale. [...] L'infallibilità promessa alla Chiesa risiede pure nel Corpo episcopale, quando questi esercita il supremo Magistero col Successore di Pietro» soprattutto in un Concilio Ecumenico

. Quando la Chiesa, mediante il suo Magistero supremo, propone qualche cosa «da credere come rivelato da Dio»

e come insegnamento di Cristo, «a tali definizioni si deve aderire con l'ossequio della fede»

. Tale infallibilità abbraccia l'intero deposito della rivelazione divina

.

892 L'assistenza divina è inoltre data ai successori degli Apostoli, che insegnano in comunione con il Successore di Pietro, e, in modo speciale, al Vescovo di Roma, Pastore di tutta la Chiesa, quando, pur senza arrivare ad una definizione infallibile e senza pronunciarsi in «maniera definitiva», propongono, nell'esercizio del Magistero ordinario, un insegnamento che porta ad una migliore intelligenza della Rivelazione in materia di fede e di costumi. A questo insegnamento ordinario i fedeli devono «aderire col religioso ossequio dello spirito»

che, pur distinguendosi dall'ossequio della fede, tuttavia ne è il prolungamento».

In breve, significa che la Chiesa, compreso il Papa, deve conservare e trasmettere la pura fede ricevuta da Gesù Cristo attraverso gli Apostoli. Non può cambiarla, ma soltanto interpretarla adattandola ai tempi presenti.

1. Il dogma di infallibilità.