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Волшебные итальянские сказки / Fiabe italiane magiche
Волшебные итальянские сказки / Fiabe italiane magiche
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Волшебные итальянские сказки / Fiabe italiane magiche

2. una pettinatura.

3.

1. Un mercante aveva tre figlie.

2. Ti d? tre giorni di tempo, non devi assentarti per pi? di tre giorni.

3. Vogliamo prenderlo per servo?

4. Ora la principessa si era tanto invaghita di questo giovane.

4. si mise.

5.

1. Il padre andava in giro per le fiere.

2. Non devi assentarti per pi? di tre giorni.

3. Il figlio del re la spos? e la port? nel suo palazzo.

4. Che cominci? a fargli delle proposte.

Amore di sale

C’era una volta[26 - C’era una volta – жил-был когда-то] un grande re. Questo re aveva tre figlie e quando rimase vedovo rivers? tutto il suo amore su di loro. Pass? del tempo e le tre ragazze, vedendo con quanto affetto e premura il padre le cresceva, le istruiva e le proteggeva dai dispiaceri e dalle cattiverie del mondo, fecero del loro meglio[27 - fecero del loro meglio – старались изо всех сил] per fargli dimenticare il dolore che ancora provava per la scomparsa della moglie. Ma un giorno[28 - un giorno – как-то], inaspettatamente, il re chiam? la figlia maggiore e le domand?: “Come mi ami, tu, figlia mia?” “Padre mio, ti amo come il miele”, – rispose lei. “Lunga vita a te, figlia mia; e che il Signore mi aiuti a godermi la tua presenza il pi? a lungo possibile”. E poi chiese alla figlia secondogenita: “E tu come mi ami, figlia mia?” “Come lo zucchero, padre mio”. “Ti auguro tutto il bene di questo mondo, figlia mia; e che il Signore mi conceda a lungo la gioia della tua compagnia”.

Il re fu contento di sentirsi tanto amato dalle due figliole pi? grandi. Alla fine[29 - alla fine – наконец] guard? anche verso la figlia pi? piccola, che stava timidamente un po’ in disparte[30 - in disparte – в стороне], e chiese anche a lei: “E tu, figlia mia, come mi ami?”; “Come il sale nelle pietanze, padre mio!” – rispose lei, serenamente, sorridendogli con amore filiale e abbassando la testa e lo sguardo, imbarazzata di dover parlare. Quando le sorelle pi? grandi sentirono la sua risposta scoppiarono a ridere[31 - scoppiarono a ridere – разразились смехом, расхохотались] e voltarono lo sguardo altrove. E il padre, molto arrabbiato, la ammon?: “Vieni un po’ qua, sconsiderata, cos? ci capiremo meglio! Non hai forse sentito con quale amore filiale mi amano le tue sorelle? Come mai[32 - come mai – неужели] non hai pensato anche tu come loro di dirmi quale dolce amore provi per tuo padre? E’ per questo forse che mi sforzo di allevarvi e di istruirvi in modo che[33 - in modo che – так, что] nessun altro al mondo possa eguagliarvi[34 - eguagliarsi = uguagliarsi]? Vattene[35 - vattene – ступай-ка] da questa casa: tu e il tuo sale!” Quando la povera piccola figlia del re sent? quanto fosse arrabbiato con lei il padre, avrebbe voluto sprofondare nella viscere della terra[36 - sprofondare nella viscere della terra – провалиться сквозь землю] per aver dato tristezza al genitore, e prendendo il coraggio a due mani[37 - prendendo il coraggio a due mani – набравшись храбрости], rispose: “Perdonami, padre, io non ho voluto darti dispiacere. Ma ho pensato, con la mia mente, che anche se[38 - anche se – хотя, пусть] il mio amore non era pari di quello delle mie sorelle, non era comunque al di sotto[39 - al di sotto (di) – ниже] dello zucchero e del miele”. “Ma guarda, guarda…” – la interruppe il padre, “e osi anche paragonarti alle tue sorelle pi? grandi? Vai via, figlia impertinente, non voglio neanche pi? sentirti nominare!” Con queste parole, le chiuse la bocca e la lasci? annegare nelle lacrime. Le sorelle vollero consolarla con parole dolci, ma le fecero pi? male che bene. La figlia piccola, quando vide che neanche le sorelle avevano piet? di lei, confid? nell’aiuto del Signore e decise di andare l? dove lui l’avrebbe guidata. Prese quindi dalla casa paterna solo alcuni vestiti vecchi e trasandati e girovag? da un paese all’altro, finchе arriv? alla corte di un altro re.

Arrivata l?, si sedette davanti alla porta del castello. La moglie del cantiniere la vide, and? da lei e le chiese cosa volesse: lei rispose che era solo una povera ragazza orfana di tutti e due i genitori[40 - orfana di tutti e due i genitori – круглая сирота] e che voleva andare sotto padrone, se solo avesse trovato un posto. Proprio in quei giorni era andata via la ragazza che aiutava la moglie del cantiniere, e lei cercava un’altra. La guard? quindi molto attentamente e la ritenne adatta a quel lavoro, e le chiese quanti soldi volesse; lei rispose che chiedeva solo vitto e alloggio, e cos? si accordarono facilmente. Fu presa quindi subito come aiuto. Le disse quel che doveva fare, e le diede un mazzo di chiavi scelte tra le tante che aveva. E siccome aveva mani d’oro[41 - mani d’oro – золотые руки] per fare la pastella, le conserve, la confettura e le altre cose buone, le affidarono la cura delle provviste e dei pranzi di corte. Non si fermava mai in chiacchiere vane con nessuno, ed era diligente e veloce. Fu cos? che tutti a palazzo cominciarono a rispettarla e a trattarla con gentilezza, e nessuno trov? mai motivo per rimproverarla.

Le voci sulla diligenza e sulla modestia della ragazza che aiutava la moglie del cantiniere arrivarono anche all’orecchio della regina. E questa desider? vederla e conoscerla. E quando si prepar? per presentarsi davanti a lei, la ragazza seppe bene come vestirsi e rivolgersi a lei: a cuore aperto, senza inganni, ma senza osare troppo. Fu cos? che la regina cominci? a volerle bene[42 - cominci? a volerle bene – полюбила ее], e sospett? che la ragazza non potesse essere di modeste origini. E cos?, dove andava la regina, andava anche la ragazza; quando la regina si metteva a ricamare anche lei si metteva a lavorare l’ago. La ragazza divenne[43 - divenire = diventare] l’ombra della sovrana, e che questa l’amava come se fosse sua figlia. Anche il re si meravigliava del grande affetto che la moglie portava a questa ragazza. Questo re aveva solo un figlio maschio. Lui e la regina lo guardavano come un sole e gli volevano bene oltre misura[44 - oltre misura – непомерно, сверх меры]. Un giorno il re dovette partire in guerra, e prese con sе[45 - con sе – с собой] il figlio per abituarlo anche alla lotta, ma lo riportarono a casa ferito. La madre piangeva lacrime amare e si lamentava per il grande dolore. Passava le sue notti vegliandolo, e si affatic? tanto da non potere stare neanche pi? in piedi. Allora chiam? la ragazza, come persona di fiducia, perchе si prendesse cura di lui. Le parole della ragazza, le sue carezze, la sua modestia e saggezza risvegliarono nel cuore del malato un sentimento che mai prima di allora aveva provato. Il figlio del re cominci? ad amarla perchе gli sembrava, quando le sue mani gli toccavano le ferite, che il dolore si attenuasse.


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