banner banner banner
Il Misterioso Tesoro Di Roma
Il Misterioso Tesoro Di Roma
Оценить:
 Рейтинг: 0

Il Misterioso Tesoro Di Roma


Tornammo da scuola e mangiammo da soli e dopodiché approfittando della giornata di caldo torrido decidemmo di andare in piscina.

Questa era situata vicino a dove vivevamo, quindi si trattava solo di attraversare il cortile dopo un paio di case ed eccola lì.

Quando arrivammo di fronte, non sapevo cosa fare poiché di solito c’erano un soccorritore e alcuni bagnini ai lati, nel caso in cui fosse successo qualcosa, ma in quel momento era tutto deserto.

Forse perché non era ancora il momento o perché la piscina non era aperta, ma noi volevamo inaugurare la stagione, approfittandone per farci il primo bagno.

Allora mancavano, tuttavia, ancora alcuni giorni alla sua inaugurazione ufficiale, ma dopo, sarebbe stata sempre piena soprattutto di quei ragazzoni che sembravano volerla tutta per loro.

Stavo ancora guardando dappertutto, cercando di indovinare dove fosse la parte bassa dove eravamo entrati l’anno scorso, quando mia sorella si tuffò improvvisamente a bomba, come mi aveva visto fare tante volte, dopo però, non ritornò in superficie.

Fissai il fondo della piscina che tornò alla sua statica calma, riducendosi fino a quando non vi fu nemmeno un’onda di tutte quelle alterazioni che aveva causato l’ingresso di mia sorella, ma lei continuava a non risalire dal fondo.

Infilai la testa e feci qualcosa che mia madre mi aveva proibito, ossia, aprire gli occhi sott’acqua, dato che volevo vedere se riuscivo a trovarla, visto che non emergeva. Fino a quando, finalmente, qualcuno dietro di me, saltò tornando a muovere quell’immenso specchio d’acqua, scostandola passo dopo passo e prendendo mia sorella tra le braccia.

Emergendo dalle acque, me la porse per prenderla mentre lui usciva. Era un soldato, dedussi dai dai suoi vestiti, piuttosto giovane, ma bagnato dalla testa ai piedi.

Non aveva avuto il tempo di togliersi i vestiti prima di gettarsi in acqua, persino le scarpe stavano gocciolando.

Mia sorella giaceva inerte tra le mie braccia, il suo viso pallido e senza fiato, tutta bagnata. Non facevo altro che guardarla senza sapere cosa fare o cosa dire, aspettando che reagisse e si alzasse, desiderando che mi stesse solo facendo uno scherzo senza senso, ma non reagiva.

Capivo a malapena quello che stava succedendo, ma ero sicuro che non ci fosse nulla di buono. Chiamavo mia sorella ancora e ancora, ma sembrava addormentata e non mi rispondeva. Fu tutto ciò che potei fare prima che il giovane che si era gettato nella piscina me la strappasse dalle mani, appoggiandola lentamente sul prato accanto e iniziasse a premere sul petto dicendo:


Вы ознакомились с фрагментом книги.
Для бесплатного чтения открыта только часть текста.
Приобретайте полный текст книги у нашего партнера:
Полная версия книги
(всего 1280 форматов)