il corpicino che cresceva forte?
Dove i giochi d'estate e il fratellino
che tenevo per mano?
C'è solo fumo, mamma, e le macerie;
e tu, dove sei tu dal viso chiaro
dolcissimo ridente?
Ti sento qui e non vedo la tua grazia”.
“Vieni, cara, Giannino ho già vicino.
Saliamo insieme in sempre più elevate
e ämpie spire
e cerchiamo chi sia
che ci troncò nel nome di contorti
mondi di morte:
s'egli dorme stanotte, nell'amore
gli scoccheremo al cuore il suo rimorso;
poi saliremo al Posto del Vittime
senza guardare al babbo; attenderemo:
non potremmo piegarci a un solo soffio
di pena più di questa.
Torneremo più avanti a rimirarlo,
a rallegrarci che il passare amico
dei giorni l'abbia almeno un po' placato,
e attenderemo nell'eterna estate
che, finito il suo tempo, ci ritorni”.
LA LUNA SI VOLTA
(effetto ottico)
O mossa luna assolta dall'angoscia,
al viavai delle nuvole
pare tu volga al firmamento
il faccione ridente.
Che! Non è un’illusione?
In questa sera rorida di sangue
il tuo sorriso scenderebbe tragico
su noi fragili umani?
Pensi forse non torni
– È chimera? Chimera?! –
il tripudio di vivere?
...e tu provaci ancora:
nel nuovo plenilunio
rivolgici il sorriso,
e noi l’aperto viso
leviamo in alto alla speranza,
ancora;
a Dio piacendo,
e al cuore.
PERSONA
Come fu che la bussola impazzì
e l’ago più non mira
al settentrione dell’uomo?
Se ne vanì il diritto, il tanto amato